16 Settembre 2024

Briciole di complessità, leggi e soft power

Le condizioni minime di qualità dei servizi essenzialmente si “riducono” ad una adeguata offerta di servizi negli orari nei quali maggiormente si concentra l’utenza che si sposta per ragioni di lavoro o di studio; agli obblighi di applicare tariffe non superiori a livelli massimi prestabiliti o tariffe agevolate, rispetto agli stessi livelli massimi, o di riconoscere esenzioni per determinate categorie di utenza.

Il riferimento principe sul trasporto pubblico locale è offerto dall’art.16 del Decreto Legislativo 422/97: le regioni e gli enti locali definiscono gli standard di qualità e la quantità dei servizi di trasporto pubblico locale, garantendo il livello minimo dei servizi necessari per soddisfare le esigenze di mobilità dei cittadini. 

A valle delle regole primarie si inserisce il soft power dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti (Art) che ha il compito di fissare le condizioni minime di qualità dei servizi pubblici e di individuare i diritti degli utenti, in conformità con l’art. 101 del Codice del Consumo.

Le condizioni minime di qualità dei servizi essenzialmente si “riducono” ad una adeguata offerta di servizi negli orari nei quali maggiormente si concentra l’utenza che si sposta per ragioni di lavoro o di studio; agli obblighi di applicare tariffe non superiori a livelli massimi prestabiliti o tariffe agevolate, rispetto agli stessi livelli massimi, o di riconoscere esenzioni per determinate categorie di utenza.

Sullo sfondo gli obblighi di servizio pubblico definiti dall’Art, a cui sono tenuti i gestori del servizio, ancorati alle condizioni minime di qualità dei servizi e al rispetto dei diritti degli utenti. Tra questi diritti, vi sono il diritto all’informazione durante tutto il viaggio, l’accessibilità e l’assistenza per le persone con disabilità o a mobilità ridotta e le tempistiche per la risposta ai reclami.

Infine, le relazioni dell’Art, da ultima quella del 2021, ci avvertono delle mancanze dei gestori del servizio di trasporto pubblico e offrono un quadro chiaro sulla natura delle lamentele proposte dai cittadini: un terzo dei reclami nasce dalle inefficienze sulla qualità del servizio, sui ritardi e sulle criticità collegate. 

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