16 Settembre 2024

San Giuseppe: umiltà e dedizione

La figura di San Giuseppe, anziché acquisire maggiore elevazione, ha contribuito a rendere particolarmente “terrena” la Sacra Famiglia, fino ad arrivare ai giorni nostri associandolo alla festa del papà.  

Oggi, 19 marzo, si celebra San Giuseppe, sposo della Vergine e padre putativo di Gesù, nel giorno in cui sembra sia morto. Il suo culto risale all’epoca medievale, ma solo nel 1479 Sisto IV inserì la festa nel calendario Romano e Pio IX nel 1871 lo proclamò “Protettore dei Padri di Famiglia e Patrono della Chiesa”. 

Nei primi secoli di vita della Chiesa, l’arte non riserva particolare attenzione al Santo. Solo nel medioevo nasce un vero interesse, infatti, nelle opere d’arte, l’iconografia più frequente del Santo è quella della Natività, dove San Giuseppe appare spesso pensoso e contemplativo. Viene mostrato in relazione a Maria e a Gesù, come fosse il loro custode per cui è una figura marginale; infatti, spesso, lo vediamo anche fisicamente, distante da Maria. Per la maggior parte viene raffigurato come l’anziano calvo perché il popolo non lo consideri il vero padre di Gesù e spesso lo si vede addormentato, poiché è l’uomo che riceve in sogno i comandi di Dio. 

Nel Tondo Doni di Michelangelo, si rivoluziona la figura del Santo, quasi una scandalosa novità, diremmo, per i termini canonici del tempo; esso infatti avvolge e protegge Maria, stringendole intorno le sue gambe muscolose e possenti. 

Col passare degli anni sembra che la figura del Santo, anziché acquisire maggiore elevazione, abbia contribuito a rendere particolarmente “terrena” la Sacra Famiglia, fino ad arrivare ai giorni nostri associandolo alla festa del papà.  

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