24 Giugno 2025

Nel ritmo dei fili, la scuola insegna a rallentare

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In un angolo nascosto delle montagne veronesi, un piccolo ma significativo gesto sta cambiando il modo di vivere la scuola. Non è un corso di matematica né una lezione di scienze, ma un’attività che sembra quasi appartenere a un’altra era: un corso di uncinetto. Un’arte antica, fatta di fili intrecciati, ma che oggi, nella scuola media di un piccolo paese, sta offrendo qualcosa di molto più prezioso: lentezza. Ogni settimana, per due ore, un gruppo di ragazzi si riunisce per imparare a intrecciare i fili: mentre le mani lavorano, la mente si raccoglie e si inizia a scoprire un altro ritmo, lontano dalle frenesie della vita digitale. Un’ora di scuola che diventa un’occasione di riflessione, un antidoto alla velocità, alla gratificazione immediata che da sempre accompagna le interazioni virtuali. 

Il progetto è diventato un momento di incontro per i ragazzi, che hanno l’occasione di restare a scuola insieme, di confrontarsi e, soprattutto, di apprendere qualcosa che non ha fretta, ma che richiede pazienza, concentrazione e un po’ di fatica. 

E mentre i ragazzi, distratti dalla velocità del clic e dalla continua frenesia digitale, riscoprono la bellezza di un’arte che si fa lentamente, il loro modo di abitar la scuola cambia: più rilassato, più consapevole, più umano. Questa iniziativa non è solo una questione di abilità manuale. È un’educazione alla lentezza, al fare le cose con calma, senza il bisogno di uno stimolo costante e anche un invito a riscoprire i ritmi naturali delle cose. È l’arte di fermarsi per un attimo, di fare una cosa per il puro piacere di farla, e di scoprire che a volte la bellezza sta nel procedere con calma, nel costruire qualcosa che cresce lentamente, ma con fermezza. In un’epoca dove tutto sembra avere bisogno di essere “veloce” e “istantaneo”, il ritorno a un’attività come l’uncinetto è un piccolo, ma potente, atto di resistenza. Una resistenza che non grida, ma che intreccia fili con pazienza, creando, passo dopo passo, qualcosa che è destinato a restare.