18 Ottobre 2024

Per noi business non è tanto un termine inteso come fare soldi, ma come far intrecciare tutte le diverse aree affinché una società di calcio possa essere sostenibile […]. Non può esistere sostenibilità nel calcio senza legare le vicende della squadra a quelle della città e del territorio. La squadra non deve più essere un’entità a parte, ma integrata nel contesto sociale. Queste le parole del manager M. Suwarso, intervistato da una rivista calcistica, che per riassumere il suo pensiero afferma dicendo non entro nelle questioni calcistiche, ma quando mi chiedono quale sia il giocatore più importante della squadra, rispondo sempre: il Lago. La battuta rende e indica la strada. Sarebbe da approfondire, capire il come, ma ben esprime la tendenza che oltreoceano cresce, anche se i proprietari sono indonesiani, mentre da noi stenta a prendere piede. Lo sport, un mezzo, il fine altro incorniciato in una visione che vuole il calcio ovvero la metafora aggregante che lo circonda una leva per ri-lanciare il territorio in un quadro più ampio che è quello della vita, dello sviluppo economico e sociale. In tale cornice, pennellando suggestioni, impegno sociale ancor prima che sportivo, si stagliava la prospettiva del proprietario della Salernitana. Sport city, il suo claim, la cantera del sud Italia, il suo obiettivo, un progetto che sembrava anticipare e seguire le orme del lago. Fermatosi, i fatti lo dicono, con la sostenibilità a capo ma senza la sua molteplice dimensione. In coda quella economica frutto di necessità ma il resto quella sociale, culturale, ben poca. Sarebbe da chiedere il perché all’interessato. Riteniamo tuttavia che il futuro della città sportiva debba appartenere a quella stessa traiettoria che prende corso da quel ramo del lago di Como. Meno lacci e lacciuoli, tanti ce ne sono, più diritti della comunità come tifosa con progetti comuni, sviluppo economico in cui tutti, comprese le “infrastrutture civili”, si rendano conto del brand che gioca nel golfo a nord e perché no a sud. Asset appetibili? Bisognerà capire il punto di ingresso di tali valutazioni intorno a Salerno, divina…rima d’inverno. 

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