8 Settembre 2024

Senza voler risalire alle origini del conflitto israelo-palestinese, esso sta vivendo una drammatica escalation.

Ottobre 2023, ciò che sappiamo è che Hamas, e altri gruppi armati palestinesi, hanno commesso un attacco terroristico con l’uccisione e la presa di ostaggi di civili israeliani. Il governo israeliano ha risposto con azioni contro i responsabili e con l’assedio totale di Gaza: una popolazione di 2,2 milioni di persone è oggi lasciata senza acqua potabile, senza cibo sufficiente, senza luce, senza carburante, senza medicinali, esposta a continui bombardamenti che non risparmiano civili, ospedali, luoghi di culto, abitazioni private, campi profughi. Israele che, nella primavera del 2002 ha innalzato un muro in cemento armato e filo spinati, che parte dal nord della città palestinese di Tulkarem e si estende fino a sud di Betlemme, passando anche da Gerusalemme. Una barriera di 750km, a difesa di Israele, è stata costruita quasi interamente sulle terre palestinesi; inevitabilmente con un impatto drastico sulla vita del popolo palestinese, sempre più ristretto nelle sue “non terre”, un muro che è un mezzo di oppressione, di segregazione razziale.

Il muro dell’apartheid, così è stata definito. E i più vulnerabili sono i bambini. Tra le macerie i loro corpi, e nelle carceri israeliane centinaia sono i minori arbitrariamente detenuti.

Il reato che viene loro contestato è per lo più il lancio di pietre, la cui pena può arrivare fino a 20 anni di reclusione. 

Il diritto all’istruzione, ad una sana alimentazione, al gioco, alla vita…? Parliamo dei bambini palestinesi.

Allora, i muri, quali confini politici, artificiali e pericolosi devono essere abbattuti per smantellare ciò che di disumano rappresentano. I ragazzi, e i bambini, de iMorticelli, ci hanno ben raccontato, attraverso il loro Carnevale sociale, questa barbarie. Quanto sia importante dire… No ai conflitti. No al muro dell’apartheid. No alle guerre. We are human.

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