8 Settembre 2024

File indiane di pedoni. Code estenuanti anche di un’ora. È Napoli innamorata dei panini e delle focacce.

È cibo che frutta circa 60milioni all’anno.

A dispetto della pizza, Napoli mangia panini, insomma. 

Caratteristica essenziale del fenomeno, è la stretta connessione con i social. È il cibo globalizzato, il panino mangiato su Instagram o Tik-Tok, prima che con la bocca. 

Per buona pace della viabilità, il semplice fatto che qualche arguto e simpatico napoletano abbia fatto una cosa semplice, ha provato cioè a raccontare nei suoi video come nasce la “merenna napulitana“, che è molto più di un panino – va preparata con cura, con ingredienti di qualità e va consumata per strada – la metropoli è letteralmente presa d’assalto dai turisti. 

Perché sui social il successo arriva così, veloce, senza previsioni, senza nemmeno una motivazione precisa. In casi come questi, senza nemmeno inventare nulla. O, forse, provare a raccontare con fare autentico la quotidianità del proprio lavoro, provare a spiegare che il panino non è più una soluzione di serie B per gli operai nella pausa pranzo, sfruttando un format apparentemente molto semplice, è arte e, come tale, premia la nuova Napoli milionaria.

About Author