Bergamo Docet???
“Una struttura edilizia di impostazione architettonica di tipo “brutalista”, con elementi che richiamano al razionalismo italiano degli anni 30”, si legge nel documento di indirizzo alla progettazione posto a base della gara per l’affidamento della progettazione di fattibilità tecnico economica e definitiva dei lavori di riqualificazione dello Stadio “Arechi” di Salerno, che, nelle parole del Governatore del luglio di quest’anno, dovrà cedere il passo “allo stadio più moderno d’Italia, a livello dello Juventus Stadium che potrà ospitare anche eventi internazionali. Avremo uno stadio coperto come in tutte le realtà civili”. Ma non solo: riqualificazione delle zone dedicate ai media, una nuova tribuna autorità, gli “Sky box” e sale lounge, come negli stadi americani e/o inglesi. Senza dimenticare che nell’ampia area disponibile sottostante la Curva Sud si dovrà prevedere la nascita di un museo sulla storia della U.S. Salernitana 1919, con aree culturali aperte alla città anche con un accesso autonomo. Tali sono alcune delle prescrizioni la cui portata verrà meglio chiarita con la consegna del progetto definitivo da parte della società aggiudicatrice dell’appalto di progettazione. Iter che vedrà luce nel prossimo anno e che secondo le tempistiche ufficiose porterà la prima pietra dopo la chiusura della stagione calcistica con consegna del “nuovo” stadio alla fine del 2025. Nel frattempo, è in corso la gara, ancora non aggiudicata, per verificare la coerenza del progetto nelle sue diverse fasi con il documento di indirizzo della progettazione. I lavori, si ripete, partiranno dopo. Sullo sfondo pendono i tempi di realizzazione che rinviano ad un’altra scelta: dove giocare il prossimo anno. Risalendo lo Stivale, Bergamo docet, 4 gli anni di lavori di riqualificazione del Gewiss Stadium, si legge sul sito atalantino, iniziati il 6 maggio 2019 con la realizzazione della nuova Curva Nord Pisani proseguono mancando ancora il rifacimento della Curva Sud Morosini. Il tutto senza che i tifosi emigrassero altrove. Da noi la linea pare non sia ancora stata tirata.
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