27 Luglio 2024

Affrontare l’inquietudine e promuovere la sicurezza nei bambini

Oggi le mamme vivono in costante apprensione, catastrofi ambientali, cibo spazzatura, guerre, cyber bullismo, maestre che maltrattano i bambini, il mondo è diventato un posto orribile. Ciò ha provocato la chiusura totale della famiglia nel suo nucleo. La mancanza di fiducia e la diffidenza verso il prossimo hanno portato verso l’iperprotezione del bambino.

Questa comporta una costante allerta del genitore che si considera l’unico benessere per i figli, che vede il pericolo ovunque e in tutti, per cui proibisce al bambino ogni esperienza, non lo porta a nido per il timore che le maestre possano fargli del male, seleziona il cibo, non permette carezze e baci di estranei, perché poco igienici, non lo fa uscire se fa troppo freddo o troppo caldo. 

L’eccessiva tutela colpisce il bambino nel suo essere più profondo, anche se oggi, sembra essere il naturale rapporto tra genitore e figlio. Se si impedisce ad un bambino di salire su una scala, perché può cadere, non arriverà a lui che la mamma gli vuole bene, ma che il mondo è pericoloso, ed è lui ad essere incapace.

Sarà pervaso, dunque, da insicurezze verso se stesso e paura verso il mondo. È vero oggi la società fa paura, ma spetta ai genitori invertire la rotta. All’allarme ambientale l’educazione al riciclo senza acquistare nuovi giochi, passando gli indumenti da una famiglia all’altra, facendo la spesa ecologica, mostrando ai piccoli come usare le potenzialità del mondo digitale senza abusarne. Non si devono isolare i bambini dai pericoli ma insegnare loro ad affrontarli. 

I bambini sono il futuro, quindi, devono essere aperti al mondo, un mondo che potrà cambiare se si comincia ad infondere fiducia, autostima, gratitudine e a regalare esperienze positive. 

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