8 Settembre 2024

A Castel San Lorenzo, una piazza di incontri e socialità in aperta campagna 

Avevo 6 anni la prima volta che ci andai, ero con mia madre a portare il grano” racconta chi negli anni ’50 era un bimbo che andava al mulino e non poteva pensare che raccontarlo ai figli sarebbe stato come parlare di un altro mondo, troppo lontano e diverso persino per coglierne la differenza. 

Il Mulino, “del Principe” perché dal XVI sec. fu proprio dei Principi Carafa, fino agli inizi del ‘900 quando venne ceduto e fu sito d’avanguardia per la produzione di energia idroelettrica.

Opificio di riferimento della Valle del Calore, crocevia di un andirivieni sù e giù fra campagne e paesi, fra gente che andava e altra che tornava, macinando chilometri a piedi come faceva il mulino con il loro grano.

Ma il Mulino del Principe era anche un luogo dove le persone si incontravano, si raccontavano storie di famiglie, stringevano patti con la stretta di mano e la promessa di qualche bicchiere di vino.

E questo il Mulino vuole tornare ad essere, luogo di incontri e racconti, luogo del cuore e della memoria che si alimenti di anno in anno, trasformandosi in un HUB di socialità, una piazza di incontri in campagna, una sala meeting e cerimonie, dove rivivere il ricordo delle tradizioni e capirne il senso e l’utilità attuale.

E così, fra ieri e oggi, si congiunge il tempo senza sforzo né aberrazioni.

Basta la memoria, il rispetto e la determinazione di lasciare il cuore dove è e assecondarlo, immaginando quei bimbi di un tempo giocare con i loro nipoti, proprio là sulla sponda dello stesso fiume e del Mulino che, nonostante tutto, continua ad essere “del Principe”.

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