16 Settembre 2024

Se pensiamo alla stagione delle foglie cadenti, difficilmente immaginiamo i fiori con i loro colori splendenti, eppure questi non sono una prerogativa della primavera. Ce ne sono di vario tipo, coltivati e spontanei, come ad esempio il ciclamino selvatico che aggiunge un tocco rosa-violaceo ai colori rossicci dell’autunno, uno spettacolo appariscente che si può osservare passeggiando nei sottoboschi.

Caratteristico dell’europa meridionale, in Italia, questo fiore, è particolarmente diffuso in Campania ed è, per tal motivo, conosciuto anche con il nome di Ciclamino Napoletano.

Cresce in ambienti umidi e freschi, tipici di boschi e sottoboschi, all’ombra di piante e arbusti per evitare la luce diretta del sole, e contrariamente al ciclamino primaverile fiorisce nei mesi autunnali.

Condivide lo stesso habitat con i funghi porcini, tanto che la sua fioritura colorata funge da segnale agli scaltri cacciatori di boleti, che li utilizzano per orientarsi nella loro ricerca.

Questo fiore napoletano viene anche detto, non per via delle squisitezze sopracitate, Panporcino, ossia “pane dei porci”, perché i maiali vanno ghiotti dei suoi bulbi. Infatti, nonostante sia una pianta altamente velenosa per l’uomo, alcuni animali, come appunto suini e cinghiali, possono abbuffarsene tranquillamente.

La natura d’autunno stupisce alla vista e al palato, senza nulla invidiare alle altre stagioni.

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