18 Ottobre 2024

La Bellezza nei secoli

Storia e cultura, in un luogo che è cuore pulsante della nostra città che, continua ad essere in uno stato di work in progress perenne.

Percorriamo Via Tasso tra monumenti, palazzi, tradizioni, scorci suggestivi del centro storico. La sensazione è di camminare sulla linea del tempo, un’importante “arteria” della memoria della nostra Salerno. Un palazzo del ‘500, l’antico Ruggi d’Aragona, ormai in rovina, danneggiato nel 1980 dal terremoto dell’Irpinia. I lavori di restauro, iniziati nei primissimi anni novanta, sono ancora in corso… Attualmente parte del palazzo è sede della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per le province di Salerno e Avellino, lì, sì, vi si tengono mostre ed eventi. Il palazzo, che ospitò nel 1555 re Carlo V, di ritorno dalla conquista di Tunisi, e la fontana di Nettuno, presente nel suo cortile, voluta dal preside dell’Istituto Commerciale che, all’epoca era insediato nel nobile edificio, realizzata nel 1935, sono da considerarsi simboli della bellezza nei secoli di Salerno. Uno spaccato della storia cittadina in uno specifico punto che unisce il Giardino della Minerva a San Pietro a Corte, un raccordo non solo fisico, ma soprattutto simbolico perché visitare quei luoghi vuol dire essere nella parte longobarda della città. Un anfratto antico di società. Uno dei percorsi maggiormente frequentati dai turisti. Storia e cultura, in un luogo che è cuore pulsante della nostra città che, ahinoi, continua ad essere in uno stato di work in progress e l’arte, in perenne “temporaneamente” chiuso al pubblico per poter essere raccontata dai suoi fruitori. 

©Vittoria Di Giacomo 2023 | www.lafotonotizia.it

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