19 Settembre 2024

Entriamo nel piazzale di via Allende, la sensazione immediata è che il tempo si sia fermato lì, in quel perimetro avulso dalla vita della città. Ci troviamo difronte a ciò che resta del Circo Togni, un lembo di tendone che funge da riparo per gli artisti che continuano a tenersi in esercizio. Autocarri in sosta, gli animali nei loro box, alcuni passeggiano sonnacchiosi nei loro recinti, altri ancora li vediamo acquattati nei loro spazi. Gli unici a farsi un po’ sentire sono i cani, che si ostinano a fare la guardia. Tutto sembra essere in sospensione nel Circo Togni, bloccato nella nostra città per il “lockdown” dalla metà di febbraio e, difronte ad una burocrazia lenta e farraginosa, ancora oggi non riesce a ripartire. L’ultimo spettacolo, ci ricorda Vinicio Togni, titolare del Circo, risale al 25 febbraio, un’iniziativa di beneficenza organizzata dal Comune di Salerno, dopodiché si sono letteralmente sentiti rinchiusi in quel loro spazio, per essere poi dimenticati. Nei loro confronti la mannaia dell’indifferenza non è tardata ad arrivare. Certo, la solidarietà dei cittadini privati non è mancata, grazie all’intervento dell’Asl di Napoli 1, l’unità veterinaria, i coltivatori e gli allevatori della Piana del Sele continuano a provvedere al foraggio per gli animali residenti, perché, i leoni e i grandi felini sono stati portati in un allevamento privato della famiglia Togni. La sofferenza del campo circense è evidentemente economica. Spostare da quello spazio un mondo complesso come il loro ha un notevole costo. «Il dolore di questa comunità è anche di tipo umano, l’assenza di considerazione resta la grande ferita, perché, dopo la solidarietà ricevuta dalla protezione civile e dalla Arcidiocesi di Salerno, sulle autorità locali è caduta la distrazione. Desideriamo ritornare a fare ciò per cui siamo nati e destinati, partire per il mondo e lavorare» afferma Togni. Ora, l’obiettivo è lasciare l’area salernitana e transitando per il territorio avellinese, raggiungere la Puglia e da lì poter riascoltare le risate dei bambini, gli applausi di approvazione, lo stupore del nostro pubblico… Perché, ci ricorda Vinicio Togni, con aria mesta e delusa, nessuno (piaccia o non piaccia), in circostanze come queste, può salvarsi da solo. ©Vittoria Di Giacomo

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