8 Settembre 2024

Scarpe appese ai fili della corrente come se fossero cadute dall’alto e rimaste impigliate proprio lì. Non è affatto casuale. Si chiama Shoefiti, è un fenomeno nato negli Stati Uniti e prende il nome dall’unione delle parole shoe (scarpa) e graffiti. Accade tra i vicoli di Napoli. Un fenomeno che prende il via, sì, dagli Usa e, grazie al tam tam di internet, nel giro di pochi anni, si è diffuso in tutto il mondo. 

Diversi sono i significati attribuiti allo Shoefiti.

C’è chi pensa che legare un paio di scarpe tra loro per poi essere lanciate in aria in modo da farle rimanere appese ai cavi elettrici sia un metodo per scacciare fantasmi e presenze paranormali. Secondo altri è indice che in quella zona vi sia un’attività di spaccio di stupefacenti. Lanciare le scarpe sui fili della corrente, per una interpretazione più estensiva, secondo noi vuol significare la conclusione di un percorso, a rappresentare un passaggio di vita importante. Un simbolo di libertà. E in una visione ancora più completa, è semplicemente voglia di felicità, proprio come nel film Big Fish, del visionario Tim Barton.

Gli esperti e studiosi del caso parlano di un’arte che si è integrata ai murales metropolitani che spesso si vedono sulle mura condominiali. Lo Shoefiti può essere definito un nuovo mezzo di comunicazione e le scarpe ne sono il modello. A Napoli sicuramente è una visione che offre un sorriso sul volto dei passanti i quali ne restano divertiti e anche un po’ sorpresi.

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