Crimine etico e penale

Siamo giunti ormai a Natale, e tra i doni più richiesti dai bambini, c’è l’adozione o l’acquisto di un animale da compagnia. Ma questa, è una decisione che dev’essere ponderata responsabilmente e consapevolmente e non può essere dettata da una momentanea spinta emozionale. Un impegno a lungo termine che richiede dedizione e spirito di abnegazione dal primo istante, sempre e per sempre. Con il sopraggiungere delle festività, e le vacanze, purtroppo sopraggiungere, anche il reato dell’abbandono.

Nelle zone culturalmente progredite il fenomeno di abbandono degli animali si è drasticamente ridotto, ma l’Italia, Paese di fascia intermedia, invece, ancora oggi si detengono animali senza possedere però la cultura necessaria per gestirli. L’abbandono è un atto criminale e la legge lo equipara alla trascuratezza ad un essere incapace. Il nostro ordinamento giuridico prevede e punisce l’abbandono degli animali con l’applicazione dell’articolo 727 del Codice Penale: arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro.

Destabilizzazione psicologica, perdita di sicurezza, stress, ansia, depressione, atteggiamenti nevrotici, rifiuto del cibo, autolesionismo: un senso di smarrimento assoluto e totale, il panico ed il terrore, queste le sensazioni che prova un animale abbandonato. Quella che gli esperti chiamano «morte affettiva» dell’animale coinvolge l’80 % dei cani lasciati per strada, chi sopravvive, invece, infoltisce la popolazione di randagi nei centri urbani o finisce in canile, con costi a carico di tutta la comunità.

I cittadini, per fronteggiare il fenomeno del randagismo, promuovono campagne di incentivazione all’adozione dei cani in “stallo”, nei canili convenzionati. Il Comune di Capaccio Paestum, ad esempio, riconoscerà un rimborso di spese pari a 300 euro annui, per la durata di tre, per chi adotta un cane.

Un animale ti cambia la vita, in meglio, l’amore che ricevi è incommensurabile ma devi meritarlo, una cena in meno nel ristorante “top”, un aperitivo “sciallo”, equivalgono ad una giornata in una pensione a loro dedicata.