Inchiostro e identità: tatuaggi come espressione personale

Il tatuaggio, una pratica dalle origini antichissime risalente addirittura a 5.000 anni fa. Forma d’arte millenaria che ha accompagnato l’umanità. La sua storia risale alle culture tribali praticate per scopi medici, religiosi e decorativi. La testimonianza più antica di decoro sulla pelle, è riportata su un corpo congelato, rinvenuto sulle Alpi, risalente a circa 5300 anni fa.

Nel corso dei secoli, il tatuaggio ha subito un’evoluzione significativa sia da un punto di vista tecnico che socioculturale. La storia di questa arte ha vissuto momenti di condanna, utilizzato come strumento per bollare i delinquenti, oppure ere in cui è diventato un segno distintivo d’onore. In ogni caso ha spesso identificato una comunità, una categoria.

Il tatuaggio negli anni 60 rappresentava una forma di ribellione con il quale esprimere la libertà sul proprio corpo o un’appartenenza ad una tribù metropolitana, adottato principalmente da alcuni movimenti tipo i “punk” e i “bikers” come risposta ad alcuni precetti morali predicati dalla società.

La scorsa settimana è stato lanciato un attacco all’argomento invitando i giovani a tenersi sobri e sobrie e lontani da pratiche tatoo. La notizia ha fatto il giro d’Italia, diventando virale e fonte di commenti e reazioni.

Al di là di tutto, la sicurezza deve essere una parte fondamentale della pratica del tatuaggio. I tatuatori devono seguire rigorose linee guida igieniche, utilizzare aghi monouso e attrezzature sterili per evitare infezioni. Inoltre la pratica del tatuaggio può variare da un luogo all’altro e può essere regolamentata dalle leggi locali e statali. Prima di farsi un tatuaggio, è importante fare ricerche sullo studio e sul tatuatore, e assicurarsi che siano autorizzati e rispettino gli standard igienici.

I gusti individuali e le ragioni per cui le persone scelgono di farsi i tatuaggi possono variare notevolmente; sono un’arte personale e soggettiva, e ciò che attrae una persona potrebbe non interessare un’altra. La chiave è che i tatuaggi sono una scelta che riflette il desiderio e la personalità di chi li porta.