16 Settembre 2024

…Futuro Anteriore

Molti diranno il calcio è cambiato e potremmo essere nell’alveo dell’analisi, ma la domanda di fondo rimane e va rivolta a chi, compreso il dato, vi potrebbe porre rimedio.

A volte buttare lo sguardo al passato può servire: campionato 1998-1999, dopo 50 anni, la squadra della Salernitana torna nella massima serie. La passione si sbraca, non c’è né bisogno, la media spettatori dei tifosi, Internet ci soccorre in aiuto senza scartabellare carte, si attesta sui 32.000. Collocandosi al settimo posto dopo le grandi metropoli (Milano, Roma, Torino, Firenze). In quel campionato mancava la squadra del Napoli. Con un picco nella partita in casa contro le zebre per una cornice spettacolare di 36000 persone. Se invece rivolgiamo l’attenzione al dato abbonamenti i tifosi paganti portano la squadra del cuore, la Salernitana, al sesto posto, poco prima di una realtà, come Firenze, per un totale di circa 28000. Ma torniamo al presente: ultima stagione, non quella in corso, la scorsa, la media spettatori (20.111) si abbassa di molto, il numero dei seasonal ticket risulta notevolmente inferiore, circa 11000. Fa da sfondo un elemento non di poco conto: la disponibilità di un settore dello stadio oggi assente nelle valutazioni, la curva nord chiusa dal 2006, di cui non è dato sapere ad oggi l’evoluzione definitiva. Tuttavia, non si può non derubricare come un cambiamento di passo. Molti diranno il calcio è cambiato e potremmo essere nell’alveo dell’analisi, ma la domanda di fondo rimane e va rivolta a chi, compreso il dato, vi potrebbe porre rimedio. L’agibilità dello stadio, il costo dei biglietti, gli orari delle partite per i media, lo spettacolo, sarebbero alcune delle criticità che compongono il problema, chiamando in causa Lega e Federazione, Istituzioni locali, la società sportiva. A cui compete la volontà di capire e trovare una soluzione ma ascoltando chi da tifoso ambisce a ritornare su quei passi ma con veste diversa (giuridica??), per essere quella comunità che ha scritto pagine di storia in cui le cose che nascono, anche se hanno contorni incerti, trovano nel passato il futuro.

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