16 Settembre 2024

Il “Core lieto” della transumanza

Conosce le sue mucche una per una e ognuna ha un nome. È una storia fatta di passione e dedizione. Nato e cresciuto in una famiglia di allevatori, fin da piccolo ha trascorso la maggior parte del suo tempo con le giovenche

A guardarlo bene, sembra un irlandese. Riservato, schivo, ma se riesci a metterlo a suo agio ti racconta la sua vita tutta di un fiato. Marcello è un cilentano di Corleto che alleva bovini di razza podolica. Conosce le sue mucche una per una e ognuna ha un nome. È una storia fatta di passione e dedizione. Nato e cresciuto in una famiglia di allevatori, fin da piccolo ha trascorso la maggior parte del suo tempo con le giovenche. Dopo la scuola media decide di seguire il nonno nella fattoria di famiglia, una tradizione che dura da tre generazioni resistendo alle emigrazioni e alla grande industrializzazione, per vivere in armonia con la natura. 

Il suo è un mestiere duro che non lascia molto tempo alle distrazioni. D’estate conduce il bestiame a pascolare sui monti Alburni, mentre negli altri mesi le riporta in pianura. In tutto l’anno il risuonare dei campanacci rievoca la tradizione della transumanza; una migrazione stagionale per favorire il miglior pascolo. 

Un lavoro in cui non mancano i sacrifici, ma che Marcello ha scelto di cuore, nella speranza che potesse essere da stimolo e incoraggiamento per coloro che desiderano realizzare nuove modalità di vita, custodendo le tradizioni del territorio cilentano.

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