La luce di Amsterdam
Oggi è un giorno come tutti gli altri, ad Amsterdam tutto è permesso.
Perché anche se le vetrine e le tende sono chiuse, qui non è mai buio.
Cielo sorprendentemente grigio, per intravedere uno spiraglio di luce basta non guardare in alto.
Piazza Dam è illuminata da voci, abbinamenti improbabili e ciclisti in ritardo.
Si inala leggerezza pura.
A terra 35 paia di tacchi rossi in memoria delle settanta donne vittime di femminicidio in Turchia nel mese di Gennaio. “Non se ne parla abbastanza nei Paesi Bassi” afferma l’organizzatore dell’iniziativa Yesim Candan.
Più avanti poi c’è chi manifesta per velocizzare la campagna vaccinale e chi invece si oppone; chi canta in nome di Dio e chi impreca con disinvoltura; chi mostra video sulle oscenità degli allevamenti intensivi e chi aspetta di degustare un frikandel; chi decanta i sani principi con tanto di megafono e chi si appresta ad entrare nel coffeeshop di fiducia.
Oggi è un giorno come tutti gli altri. Perché ad Amsterdam tutto è permesso.
Perché anche se le vetrine e le tende sono chiuse, qui non è buio mai.
Paola Di Stefano