16 Settembre 2024

Vulnerabilità minorile

I dati rivelano un preoccupante aumento delle violenze sessuali. Aumentano le mutilazioni dei genitali e i matrimoni precoci e forzati.

I reati sulle minori in Italia continuano ad aumentare e a segnare nuovi record: se nel 2021 era stata superata per la prima volta la quota di 6mila casi, nel 2022 il numero è arrivato a 6.857 – numeri che devono scuoterci, svegliarci. 

Sono i dati elaborati in questi ultimi giorni dal Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale Polizia Criminale – Roma. I dati rivelano un preoccupante aumento delle violenze sessuali, cresciute del 27% in un anno, e per l’89% le vittime sono bambine e ragazze. Il quadro che emerge dal Dossier è quello di un Paese, l’Italia,  dove donne e bambine sempre di più vivono in una condizione di gravissime vulnerabilità. Anche a livello globale la condizione delle donne e delle bambine continua ad essere molto difficile. Stanno aumentando le mutilazioni genitali femminili, i matrimoni precoci e forzati, le gravidanze precoci con tassi di mortalità elevatissimi, le violenze sessuali. 

Secondo l’Organizzazione mondiale per la sanità, il 31% delle donne tra i 10 e i 49 anni ha subito almeno una volta nella vita violenza fisica o sessuale da parte di un uomo. E questo accade, anzi, sta succedendo – anche ora, in questo preciso momento – in tutto il mondo.

La condizione dell’infanzia bambina, e quella dell’adolescenza ragazza, è segnata da discriminazioni di genere, difficoltà di accesso all’istruzione, carichi di responsabilità e di cura precoci. Sopraffazioni a mutilare il corpo e l’anima, la mente.

Le ragazze hanno dimostrato più volte che, se dotate di competenze e opportunità, possono essere le artefici del cambiamento e guidare il progresso, costruendo un futuro più solido per tutti, compresi donne, ragazzi e uomini. Riflettiamo.

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