13 Maggio 2025

Caravaggio a Salerno: quando l’arte antica illumina il futuro della città

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La provincia di Salerno si prepara ad accogliere un capolavoro del maestro Michelangelo Merisi da Caravaggio. “La Presa di Cristo”, opera di straordinario valore artistico e storico, sarà esposta dal 10 gennaio al 21 marzo 2025, in un evento che promette di trasformare il capoluogo in un polo culturale di riferimento.

L’iniziativa, nata dalla collaborazione tra la Fondazione Carisal e la Provincia di Salerno, si inserisce in un ambizioso progetto che mira a creare un hub culturale particolarmente orientato alle giovani generazioni. Come sottolinea il Presidente Credendino, l’obiettivo è quello di stabilire “un centro di innovazione e cultura” che possa diventare un punto di riferimento per il territorio.

Il dipinto, commissionato dalla famiglia Mattei nel 1603 e oggi parte della collezione Ruffo di Calabria, rappresenta un momento cruciale della storia cristiana. La sua provenienza è stata ricostruita grazie a documenti storici che ne attestano la presenza nell’inventario della collezione Vandeneynden, una famiglia di mercanti fiamminghi attiva a Napoli nel XVII secolo.

L’esposizione, curata da Don Gianni Citro e Francesco Petrucci, si distingue per un approccio multidisciplinare che coinvolge studiosi ed esperti del settore. Il programma prevede conversazioni, dibattiti e iniziative didattiche, rendendo l’arte accessibile a un pubblico variegato, dagli studenti agli appassionati.

La peculiarità dell’opera risiede nella sua drammatica rappresentazione della cattura di Cristo, dove la tecnica del chiaroscuro caravaggesco raggiunge vertici di straordinaria intensità. Il gioco di luci e ombre, caratteristico del maestro lombardo, crea un effetto di forte impatto emotivo, dove la luce taglia l’oscurità come una lama, illuminando i personaggi e conferendo alla scena una potenza narrativa unica.

L’evento, ad ingresso gratuito, è un’opportunità unica per il territorio salernitano di porsi al centro della scena culturale nazionale e internazionale, grazie a un’opera che continua a suscitare ammirazione e dibattito a distanza di secoli.