20 Gennaio 2025

IA e Giovani: urgenza di un’educazione digitale etica

titti

Da oltre 60 anni si lavora sul concetto dell’IA, che semplificando, possiamo dire che è una macchina capace di copiare e simulare ogni aspetto dell’intelligenza umana. L’IA è una risorsa straordinaria per tutti e soprattutto per i giovani ma ha un palcoscenico molto delicato ed unico con punti di forza e di debolezza che devono bilanciarsi per un armonico sviluppo adolescenziale.  Un importante documento è il “The Future of Education and Skills: Education 2023” realizzato dall’Ocse che parla di come educare gli studenti a vivere consapevolmente e responsabilmente l’uso dell’IA, una strategia digitale per scelte informate onde evitare quelle situazioni che si chiamano “deepfake”. Il documento europeo fraziona i rischi connessi all’uso improprio dell’IA in, rischio inaccettabile es. “social scoring”, rischio minimo es. “chatbots” e rischio elevato es. “ranking”. L’impatto dell’IA sui nostri sistemi di istruzione e formazione aumenterà in ogni campo, scolastico e non, come ad esempio le “chat” che dispongono di una enorme quantità di dati di testo. Il progresso tecnologico ha in sè promesse ed opportunità ma anche timori e preoccupazioni che sono emersi da una recente indagine. Cinque ragazzi su 10 tra gli 11 ed 18 anni sono preoccupati per le ripercussioni dell’IA nel mondo del lavoro e della privacy. Da questo è nata l’idea di un “Movimento Etico Digitale” per parlare di “Cittadinanza Digitale”, anche perché i ragazzi usano e conoscono l’IA più dei loro genitori ed insegnanti. Quindi occorre agire su due piani ovvero da una parte rendere consapevoli i ragazzi delle potenzialità e dei rischi dell’IA e dall’altro creare strumenti di regolamentazione come ad esempio la proposta di Telefono Azzurro di un’app “Take in down” che permette di chiedere l’eliminazione definitiva di immagini personali rubate. In conclusione, se l’IA e le sue applicazioni (Elon Mask ha detto che nel 2034 i robot umanoidi, vedi il suo Optimus, saranno molto diffusi) sono il futuro, bisogna parlare ai giovani di “isolamento  sociale”, “dipendenza dalla tecnologia” e di “privacy e sicurezza”.  

About Author