25 novembre, la fotografia è donna
In questo giorno nato per ricordare e per celebrare, in questo spazio dedicato al pensiero, all’arte, alla denuncia e alla bellezza vi proponiamo la lettera immaginaria di un uomo ad una donna, entrambi fotografi, entrambi artisti.
Cara XX, volevo ringraziarti del giorno passato insieme. Sono colpito, e lo dico con semplice sincerità, da tanta potenza concentrata in una sola piccola persona quale tu dici di essere, ma ero stato avvertito, di te. Le donne di qualità, con un senso di sè e anche degli altri, artiste e intellettuali non sono per questo mondo di rapporti spesso superficiali e utilitaristici. Tu metti in discussione il potere dominante, il potere maschile con questa limpidezza, inneschi e destabilizzi. Mi restano quelle tue parole sull’amore, la forza che dici di provare, di cui non si può e non si riesce a fare a meno. Restano. E quell’avvertire il dolore intorno perfino nei muri insieme al tuo sguardo in alto, chiaro oltre i tetti. La tecnica si impara abbastanza velocemente ma non credo sia determinante, non per tutti. Innato è invece il colore nei suoi accostamenti e la costruzione compositiva. Non si può insegnare la spinta interiore e pensandoci, personalmente non so proprio cosa poterti insegnare. Hai bisogno di poco altro, tutto invece ha bisogno di essere scosso da te e ti dico grazie. Insieme a donne come te bisogna incontrare uomini dello stesso livello, ma ci sono? Un abbraccio e a presto, molto presto.
Tuo, XY
Alla luce che verrà. A tutte le donne.