Un Gusto di Responsabilità Sociale
Le istituzioni dovrebbero essere in prima linea, di fronte a queste emergenze che, a seguito della pandemia e della crisi economica derivata dal lockdown, sono aumentate in maniera esponenziale.

In Italia ci sono ben 133 ristoranti, tra cui 49 solidali, che hanno aderito all’iniziativa Ristoranti contro la famecon la quale sono stati raccolti più di centomila euro da destinare a progetti di contrasto alla malnutrizione in molti Paesi del Mondo, dove la crisi alimentare colpisce quasi un miliardo di persone.
L’iniziativa promossa da Azione contro la Fame, che si svolge ogni anno da ottobre a dicembre, nei ristoranti e nelle pizzerie aderenti, in cui le persone possono donare 2 euro per il piatto solidale, 50 centesimi per la pizza solidale e altrettanti per ogni bottiglia d’acqua, riscuote una buona adesione.
Parallelamente, un’azienda dell’Agro Nolano, che prepara polli allo spiedo, ogni sera, prima di chiudere la propria attività, lascia il cibo invenduto, debitamente confezionato in monoporzioni, fuori dal punto vendita, per chi ne ha bisogno.
Altra iniziativa è legata ad un imprenditore napoletano della ristorazione che, a fine attività insieme ai propri collaboratori, distribuisce i pasti avanzati nella città, ai tanti clochard che vivono per strada.
Rispetto alle migliaia di esercizi commerciali del settore alimentare però, sono davvero poche le iniziative che dedicano al prossimo. Il cibo in esubero sarebbe sprecato in un cestino dei rifiuti, perché quindi, non imitare questi esempi e nutrire chi non ha possibilità?
Certo, le istituzioni dovrebbero essere in prima linea, di fronte a queste emergenze che, a seguito della pandemia e della crisi economica derivata da mesi di lockdown, sono aumentate in maniera davvero esponenziale. Lasciamo aperta la porta della speranza e, auspichiamo che il buon cuore e il buon senso affiori in tutti noi.